La Grotta di Curtomartino (Acquaviva delle Fonti)
è una grotta carsica la cui formazione risale a circa 2 milioni di anni fa all’interno della quale sono stati ritrovati reperti e tracce risalenti all’età del Paleolitico superiore.
La grotta di Curtomartino costituisce un sito di inestimabile valore sia dal punto di vista paesaggistico, come fenomeno carsico, che dal punto di vista archeologico e storico. La parte della grotta attualmente alla luce, per una lunghezza superiore ai 50 metri e una larghezza che raggiunge i 20 metri, rappresenta solo una minima parte della sua estensione.
L’interno della grotta, dove l'attività dell’acqua ha generato una notevole varietà di concrezioni calcitiche, in molti casi eccezionali per forma, colori e dimensioni, rappresenta la sua parte più suggestiva e spettacolare. Numerosi sono gli speleotemi in grado di attirare l’attenzione e suscitare le curiosità del visitatore: dalle numerosissime stalattiti bianche ai panneggiamenti, che creano drappeggi dalle forme più varie sulle pareti della grotta; dalle tozze e larghe stalagmiti alle possenti colonne derivanti dalla fusione di stalattiti e stalagmiti.
La grotta di Curtomartino fa parte del circuito AGIT – Associazione grotte turistiche italiane.
Fonte: grottacurtomartino.it
L’interno della grotta, dove l'attività dell’acqua ha generato una notevole varietà di concrezioni calcitiche, in molti casi eccezionali per forma, colori e dimensioni, rappresenta la sua parte più suggestiva e spettacolare. Numerosi sono gli speleotemi in grado di attirare l’attenzione e suscitare le curiosità del visitatore: dalle numerosissime stalattiti bianche ai panneggiamenti, che creano drappeggi dalle forme più varie sulle pareti della grotta; dalle tozze e larghe stalagmiti alle possenti colonne derivanti dalla fusione di stalattiti e stalagmiti.
La grotta di Curtomartino fa parte del circuito AGIT – Associazione grotte turistiche italiane.
Fonte: grottacurtomartino.it